giovedì 10 maggio 2012

Qualcosa che nessuno leggerà.






Vorrei essere un personaggio di Dickens
Uno qualsiasi, Dorrit, Pip o David... mi andrebbe bene chiunque - forse tranne Nicholas Nickleby ecco, lui lo odio. Più di ogni altra cosa vorrei appartenere a quel mondo, essere parto della mente di quel geniale scrittore. Dickens è immortale e con lui le sue creature. 
E' un ossessione.
Perchè i più geniali scrittori sono sempre inglesi? Ho da poco fatto questa domanda ad una mia professoressa ed ella mia ha risposto che, evidentemente, avevo letto poco Pirandello.
- Oh, mi scusi se il non-esistente-Adriano Meis,  non mia ha fatto battere il cuore come Oliver, davvero... La scuola mi deprime sempre di più.
Comunque, che i migliori scrittori siano inglese, almeno per me, è vero. Oddio, con questo non intendo che i migliori scrittori siano SOLO sudditi della Regina, si pensi ad esempio Murakami-sensei, il suo Norvegian Wood è stato come uno squarcio interiore, doloroso, a volte odiato, eppure necessario. Quel libro è un capolavoro. O anche Edgar Allan Poe, Kafka, Baudelaire, Verne, Tolkien e, perchè no, anche Zafon. Tralasciando la lista dei miei scrittori preferiti xD... ritorno in Inghilterra.
Il mio primo amore è stato Harry, the boy who lived, Potter. A Zia Row va il merito di avermi fatto innamorare dell'inchiostro e del fruscio delle pagina dei libri. Harry mi ha preso per mano che ero ancora quella mocciosa che leggeva il Circo Stella e i fumetti di Pimpa e il momento più emozionante della giornata era il cartone d'apertura della Melevisione.
Verso i 12-13 anni, poi, mi si è aperto quel mondo chiamato Austen, e a quel punto non avevo più speranze. Benché abbia odiato Elizabeth dalla prima all'ultima pagina, Darcy rimarrà sempre, nella mia memoria, il mio primo amore di carta. La caratterizzazione dei personaggi e la vivacità delle ambientazione di Jane Austen saranno per sempre uniche nel suo genere. Maturando, però, mi sono resa conto di preferire all'allegria di Orgoglio e Pregiudizio, la tenebra e l'oscurità di Thornfield Hall e di sentire Miss Eyre molto più vicina di qualsiasi delle sorelle Bennet.
Seguono poi Peter Pan e la cara vecchia Alice nel Paese delle Meraviglia, i quali occupano un posto d'onore nella candida rosa dei miei libri preferiti.


Ma perchè tutto questo sproloquio sui libri?
Perchè la vita reale mi fa schifo. 
Perchè preferisco le persone di carta a quelle reali.
Perchè i sentimenti che provo quando leggo un libro che mi appassiona sono più forti e appaganti di qualsiasi altro sentimento che abbia provato nella vita vera.
Le amicizie mi hanno sempre e solo deluso e ferito, mentre i libri non mi hanno mai voltato le spalle.


I motivi sono troppi, uno peggio dell'altro. So che il mio modo d'essere non è perfetto. Odio quasi tutto quello mi circonda ma non faccio niente per cambiare lo stato attuale delle cose... gli Ignavi mi attendono.
Non chiedo d'essere salvata, ma soltanto qualcuno che mi porti via e mi mostri che, al di là della carta, c'è un mondo altrettanto meraviglioso ed emozionante.






Che Dickens sia con voi.